Corso di Amos Pro - Introduzione

Torna all'indice delle lezioni Sono ormai passati molti anni dall'uscita di quel lontano STOS per Atari ST, che venne definito come 'il linguaggio per creare videogiochi'... in poco tempo tale linguaggio, potenziato, fu a disposizione anche degli Amighisti, con il nome di AMOS - The Creator. Si trattava di un qualcosa di veramente rivoluzionario per l'epoca: una grande estensione del Basic con cui chiunque abbastanza facilmente poteva sfruttare le grandi potenzialità di Amiga, non solo per programmare videogiochi. Inoltre, con l'uscita del Compiler e di Amos3D, la funzionalità di questo prodotto fu aumentata ulteriormente.
Tuttavia (e ciò era inevitabile), col tempo, nonostante gli upgrades il linguaggio ha iniziato a rivelarsi carente in certi aspetti: ma ecco che nel 1992 uscì Amos Professional (preceduto di qualche mese dalla versione ridotta Easy Amos), che apportò nuova linfa vitale, grazie alla presenza di ben 200 nuovi comandi e alla ancora maggiore facilità d'uso, unite alla chiarezza di un ottimo manuale e di un help in linea ben fatto e ricchissimo di esempi. Qualche tempo dopo, fu disponibile anche l'attesissimo AmosPro Compiler. Non è azzardato affermare che Amos è divenuto uno dei veri e propri simboli di Amiga, della sua filosofia, delle sue potenzialità. Se è vero che Amiga è stato il primo vero computer multimediale, allora Amos ha rappresentato uno dei migliori strumenti con cui servirsi di questa multimedialità.

Tuttavia, François Lionet, l'autore di Amos, non ha più rilasciato nuove versioni, a parte qualche upgrade, e il peso degli anni, nonostante inizialmente si trattasse di un prodotto eccellente, a poco a poco purtroppo si è fatto sentire: il mancato supporto dell'AGA e il fatto che non fosse OS friendly hanno rappresentato alcune delle lacune più gravi, tanto che ormai, al giorno d'oggi, è sconsigliabile scrivere applicazioni serie in tale linguaggio. Infatti, è ovvio che un prodotto quasi non aggiornato da 5-6 anni sia rimasto indietro rispetto allo sviluppo di Amiga. Per fare un esempio pratico, le schede grafiche si stanno diffondendo massiciamente anche su Amiga, ed è ovvio che Amos non le supporti, dal momento che è stato sviluppato quando ancora non esistevano né Amiga 1200, né Amiga 4000, e perciò non sfrutta nemmeno l'AGA.

Nonostante questo, diversi usergroup di utenti Amos sono rimasti piuttosto attivi negli ultimi anni, sintomo del fatto che, se non più proponibile per lo sviluppo di software commerciale, questo linguaggio rimane molto valido didatticamente per avvicinarsi al mondo della programmazione, ma anche per utilizzo personale o per semplice divertimento. Quante volte può essere utile scrivere senza troppe difficoltà e in tempi molto brevi un programmino utile in una particolare situazione, oppure esprimere la propria creatività scrivendo un piccolo videogioco in modo semplice e per niente noioso?
E' per questo motivo che abbiamo deciso di proporvi questo corso, realizzato in collaborazione con la Amiga Transactor Mailing List. Ma c'è di più: se al momento in cui scriviamo (Gennaio 1999) vale ciò che abbiamo appena detto di Amos, bisogna dire che questo prodotto non è da considerare morto, ma ha ottime prospettive per il futuro. Infatti, è di imminente uscita un nuovo pacchetto denominato Amos Developer CD, questa volta realizzato da un gruppo di programmatori guidato da Pietro Ghizzoni che ha messo mano al sorgente di Amos, migliorandolo ed estendendolo notevolmente, in modo da sopperire a numerose lacune che il tempo ha evidenziato. Per esempio, questa nuova versione offrirà il supporto avanzato di AmigaOS (datatypes, boopsi, RTG, locale, gadtools, intuition, schede grafiche, ecc.) e dell'AGA, oltre ad una nuovissima e veloce estensione per i giochi chiamata Game (anch'essa totalmente os-friendl ) e al miglioramento del codice prodotto dal Compiler. Molti errori sono stati corretti, l'editor è finalmente disponibile anche in uno schermo Intuition e infine è presente un tool per la creazione notevolmente facilitata di interfacce grafiche.

Inoltre, è in progetto una completa riscrittura di Amos, in modo da renderlo portabile, e quindi utilizzabile su qualunque processore (anche il PPC)!
Ecco perciò che ha ancora più senso proporre un corso su tale linguaggio; se fino a qualche mese fa qualcuno poteva considerarla una decisione inopportuna (non a nostro parere, comunque), ora non vediamo nessun motivo per non farlo. Allora, cosa aspettate? Andate subito all'indice! :)

Se volete maggiori informazioni sui futuri sviluppi di Amos, potete leggere l'articolo Amos, presente e futuro, scritto da Pietro Ghizzoni stesso.

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