Yure e il suo progetto Amiga.it
Agosto 1999



Riuscirà Yure a ricreare i fasti di Enigma con Amiga.it, la nuova rivista da lui fondata? Lo scopriremo attraverso questa interessante intervista.

Petty: Yure, che diavolo significa questo nick name? E soprattutto, chi diavolo si cela dietro? (parla di te, dei tuoi hobby, della tua passione per Amiga).
Yure: Il nick effettivamente ha un pò di storia. Quando, fino a qualche anno fa, praticavo lo strano sport dello sci d'erba e gareggiavo nei circuiti di Coppa Italia e Coppa Europa, una tappa fissa per le gare era Trieste, ai confini con la Slovenia e lì avevo un buon numero di amici che mi chiamavano così. In Sloveno infatti Giorgio si dice Jure, solo che io non lo sapevo, e quando ho saputo che si scriveva ''Jure'' e non ''Yure'' era rmai troppo tardi, tutti mi chiamavano così!
Nella vita privata sono uno studente di Giurisprudenza, saltuariamente speaker radiofonico per hobby, e ex-smanettone dei tempi d'oro. La mia passione per l'Amiga nasce addirittura da quando in quarta elementare mi fu regalato il mitico Amiga 500 che usavo soprattutto per giocare. Dopo quel 500 di Amiga ne sono seguiti altri (compreso il più strano Amiga mai visto, un CD32 con Sx-1 dotato di tutti gli optional che mi ha seguito in un sacco di avventure), e dopo oltre 12 anni sono ancora qui a battere sui tasti del mio 1200 in cui batte un cuore PowerPC.

Petty: Su Internet e sulla carta stampata, in IRC e alle fiere, nella Scena e ora persino nelle pagine di AmiWorld: l'ominpresenza è la tua caratteristica più vistosa. Quali sono i motivi che ti spingono a turbare le vite di migliaia di persone? ;)
Yure: Il discorso "scena" è un pò a parte, è più un hobby simpatico che ti permette di incontrare ogni tanto amici con la tua stessa passione. E' come una doppia vita, c'è Yure, writer della scena stravagante e un pò pazzo, e Giorgio Signori, serissimo e professionale "giornalista". Sul discorso Amiga in realtà sono solo una persona molto attiva, mi trovo spesso a viaggiare, quindi andare alle fiere non è troppo problematico. Inoltre credo che partecipare alle discussioni in rete (su IRC, nei newsgroup), poter parlare con i lettori e con la comunità Amiga italiana sia fondamentale per poter far bene il proprio lavoro. Si capiscono e si conoscono pareri, commenti (anche sulla rivista e sui propri articoli), e ci si può migliorare.

Petty: Ah, allora ne avrai ancora di chiaccherare per migliorarti abbastanza!!! ;) E di chiacchere, un altro tipo di chiacchere però, ne sono state spese abbastanza riguardo il destino della scena. "La scena sta morendo": una triste realtà o un modo per soddisfare l'incontenibile bisogno di compiangersi degli scener?
Yure: Sono anni che tutti dicono "la scena sta morendo", ma alla fine ci si ritrova sempre con gli amici scener italiani ai party, un gruppo di persone affiatate, simpatiche con cui fare un pò di casino. Non può morire qualcosa di così piccolo!

Petty: Enigma, che non doveva essere tanto piccolo, ha chiuso.. Perché?
Yure: Credo che non ci sia nulla di male nel rivelare un pò di retroscena, giusto? (Io di quelli vivo! ndPetty)?

Bhe, la storia è lunga, ma cercherò di accorciarla. Devi sapere che all'editore non è mai importato nulla di EAR, e negli ultimi anni ha completamente abbandonato il ramo editoriale con Gr Edizioni, continuando a pubblicare solo Enigma per le pressioni che faceva Michele Iurillo. Molte persone criticano Michele, ma ci sono ben pochi dubbi, se EAR ha resistito finora, è gran parte merito suo. Purtroppo Michele si è trovato nell'impossibilità di continuare a dirigere EAR. Una volta comunicata la sua decisione, l'editore, che della nostra rivista "se ne fregava", ha deciso di chiudere bottega senza batter ciglio.

Petty: In effetti, non si può negare che Michele ha dato il cuore per Enigma! Eppure rimane uno dei più criticati personaggi della comunità AMiGA... Perché? Avete mai avuto irrisolvibili dissensi, tu e Michele?
Yure: Quando si ha anche un minimo di popolarità è normale che si vengano a creare due schiere, due "fazioni", c'è chi approva, e chi critica. E questo vale anche per Michele, che ha avuto la sua popolarità nell'ambiente Amiga in Italia. Personalmente non ho mai avuto particolari dissensi con Michele, anzi, siamo sempre stati tutti noi di EAR una "squadra" affiatatissima. Ricordo con piacere le rare occasioni in cui ci si poteva incontrare tutti, ad esempio i giorni dello scorso Pianeta Amiga.

Petty: E proprio a Pianeta Amiga verrà lanciato Amiga Life, una rivista (inviata gratuitamente agli abbonati di Enigma) che, pur avendo nome, editore e redazione differenti, si pone come successore leggittimo della "gloriosa" testata.
Come mai non sei stato incluso nella redazione?
Yure: Entriamo in una questione delicata. Io non posso fornire che un punto di vista personale (e io di quelli vivo! ndPetty).
Premetto che mi sono occupato per un certo periodo di questa "transizione", quindi parlo con una certa cognizione di causa, non come certe persone che preferiscono invece giudicare prima che le cose siano di pubblico dominio, basandosi su semplici voci. Occupandomi di questa transizione ho capito una cosa: lo scopo dell'editore è sempre e comunque far soldi, di sicuro non supportare Amiga, e poco importa se i modi per farlo sono più o meno corretti.

Petty: Bhe, hai prima affermato che anche l'editore di Enigma se ne sbatteva di Amiga...
Yure: Appunto. Se fossi un avventato direi "dalla padella alla brace", ma preferisco per lo meno lasciare il beneficio del dubbio su chi si occuperà della nascente rivista Amiga.
E dal mio personale punto di vista è poco corretto, nei confronti di chi ha curato con affetto e passione la rivista negli ultimi anni, acquistarla e toglierla dalle mani "materne" di noi vecchi collaboratori. A noi ''ex'' è stato offerto un contentino, condizione dal mio punto di vista inaccettabile. Inoltre sempre questi ex, nella maggior parte dei casi giornalisti professionisti, sarebbero stati enormemente limitati in quanto a spazio all'interno della rivista. Si può chiedere per esempio a Nicola Morocutti, che scrive sempre moltissimo e che ha una certa autorità nel campo dei giochi, di scrivere 2 pagine al mese?

Petty: In effetti è stato stravolto il piano della rivista. Non credo che Amiga Life e Enigma avranno molto in comune. Comunque, ciò potrebbe essere anche un bene. Il nuovo piano editoriale è molto bilanciato: sembra che Amiga Life raccolga in un unica sede il meglio di Enigma e Amiga Magazine... Non credi?
Yure: E' per me impossibile giudicare una rivista prima ancora che esca (se uscirà), quindi posso basarmi solo su supposizioni. Il meglio di Amiga Magazine? Ha un nome: Paolo Canali. Però questo meglio è anche rimasto isolato dal mondo Amiga da tempo, e credo che sarà molto difficile per lui tenersi aggiornato agli ultimi sviluppi. Nonostante le sue enormi conoscenze e la sua proverbiale disponibilità, dubito che possa ad esempio rispondere ai lettori sui problemi con le schede PowerUP, o con qualsiasi delle più recenti schede. Inoltre sono sempre molto scettico quando si parla di "raccogliere il meglio di più parti", frasi di questo tipo sono pericolose, più volte (non solo nel campo editoriale) sono servite a coprire la mancanza di concretezza.

Ho dato moltissimo ad EAR, e l'ho fatto con passione senza vedere mai una lira, credo che sia anche un pò merito mio se la rivista è sopravvissuta. Ho quindi scelto di non far parte della redazione, ma se non fosse stata una scelta mia, mi è stato fatto capire con chiarezza che la mia presenza comunque non sarebbe stata gradita. E' possibile lavorare a queste condizioni? Secondo me no.

Per finire, non condivido nemmeno la posizione nei confronti degli ex-abbonati di EAR (che possono sempre richiedere il rimborso della parte di abbonamento non sfruttata). Con quale diritto si manda una rivista diversa, a delle persone che si sono abbonate ad Enigma? Io se mi abbono ad Enigma è perchè la conosco e so cosa mi aspetto di leggerci sopra, non per ritrovarmi con una rivista che non conosco. Il fatto che sia una successione "legale" non vuol dire che lo sia anche di fatto. Se io mi abbono a ''Topolino'' non mi aspetto di ritrovarmi dopo 6 mesi abbonato a ''Paperino Mese''.

Petty: Come logica conseguenza, hai deciso di aprirti una testata da te...
In cosa consiste esattamente il tuo progetto?
Yure: Il mio progetto è sostanzialmente questo: continuare ad avere e dare la possibilità di esprimersi nel campo che amo di più (l'Amiga) senza restrizioni, con la libertà di poter offrire un buon prodotto. Io senza falsa modestia posso affermare di sapere ciò che vogliono i lettori, a cui rispondo quotidianamente nonostante nessuno me lo imponga, e sono convinto di poter offrire un buon prodotto basandomi su questi dati, su fatti e non supposizioni. Mi sto scontrando in questi giorni con le enormi difficoltà che la cosa comporta, e a seconda della risposta del pubblico ai preordini (discreta ma ahimè, ancora insufficiente), per valutare la miglior forma di presentare la rivista, che potrebbe anche vedere la luce in una inedita edizione interamente su CD-Rom. Nei prossimi giorni potrò annunciare le novità e le scelte fatte.

Petty: La domanda più frequente dalla chiusura di Amiga Magazine: Il mercato Amiga può sostenere due riviste?
Yure: Dipende. Allo stato attuale secondo me no. E soprattutto, il mercato non può sostenere una rivista a tiratura nazionale. Mi spiego: per coprire il territorio nazionale devi necessariamente avere una certa tiratura. L'utenza Amiga in Italia è di poche migliaia di utenti, troppo pochi secondo me per sostenere una tiratura nazionale. Stampare 15.000 copie per venderne 2500 non è proprio il massimo, l'invenduto è altissimo. Inoltre il budget proveniente dalla pubblicità non è adeguato alla tiratura, i rivenditori Amiga in Italia sono pochi e piccoli.

Però c'è anche un'utenza affezionata che magari è disposta a comprare più di una rivista, soprattutto se si parla di cifre piccole (al di sotto del migliaio). Anche per questo sto cercando di differenziare il più possibile la mia "creatura" da una rivista "standard", ti posso anticipare infatti che per ora la strada più probabile (che spero piaccia ai lettori) è quella di eliminare la parte cartacea e portare i contenuti su CD.

Petty: Cosa differenzierà questa rivista da Enigma? Coinvolgerai i vecchi redattori di EAR in questo tuo progetto?
Yure: Il mio scopo è cercare di eliminare quelli che secondo me erano i problemi di Enigma: Michele per forza di cose non sempre poteva essere ''presente'', e a volte capitavano (non glie ne faccio una colpa) un pò di casini... errori di stampa, periodicità saltellante e così via. Ovviamente la ex-redazione di EAR è coinvolta, compatibilimente con gli altri impegni di ognuno di loro. Ci sono però nuovi innesti, nomi come Massimo Marino (di TGM) e Massimo Gais (amministratore di sistema del nodo Aminet italiano e dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte a Napoli) che ampliano la rosa degli articolisti.

Petty: Cosa di fatto potrai offrire che le altre riviste non offrono? Dovrai in qualche maniera differenziarti...
Yure: Innanzitutto la tempestività. Non dovendo passare per il lungo processo di impaginazione, stampa, confezionamento e spedizione di una rivista, i tempi tecnici si accorciano enormemente (la duplicazione dei CD si fa in pochi giorni). Poi sarà il CD-Rom stesso a cambiare moltissimo: non più raccolte di shareware/pd, ma una serie di CD tematici (aperti anche ai suggerimenti dei lettori).

Petty: La comunità Amiga si è di colpo reinteressata del mondo esterno: MIPS, ATI, Linux e QNX...Tematica non direttamente attinenti ad Amiga verranno trattate in questo nuovo tuo progetto (ce l'ha un nome? Sai mi sono stancato a ripetere sempre le stesse parafrasi! ;)
Yure: Il nome verrà annunciato nei prossimi giorni, non posso ancora dire nulla perchè c'è un piccolo concorso relativo... di tutti i suggerimenti ricevuti ce ne sono alcuni che preferisco, si tratta di attendere ancora qualche giorno per scegliere (al momento della pubblicazione di questa intervista, il nome è stato scelto: si tratta di Amiga.it ndPh0ton). Le nuove tematiche avranno un loro spazio, ma non così importante, fatta eccezione per Linux, che rappresenta al di là di quello che verrà una realtà molto importante (soprattutto per chi possiede una PowerUP). QNX sarà senza dubbio un discorso interessante da portare avanti quando sarà effettivamente reso disponibile per la piattaforma Amiga attuale. Il primo numero avrà un largo speciale su Linux curato proprio dal nostro esperto, l'Ing. informatico Massimo Gais.

Petty: Perché non implementare sul Web questa nuova tua rivista? Non avresti problemi economici, offreresti una informazione più fresca e continueresti a NON percepire una lira come in Enigma... (Son diventato scemo? Mi creo la concorrenza da solo!!! ;).
Yure: Potrà sembrarti una sviolinata, ma credo che ci siano già abbastanza riviste on-line, e la loro qualità è senza dubbio notevole, parlo di AmyWorld, dell'ottima Amiga Page etc.. Posso anticipare però che ho in cantiere anche qualcosa a livello di web strettamente legato alla rivista, ma non ti preoccupare, non sarà minimamente in concorrenza con le riviste on-line attualmente presenti.

Petty: Good. Per anni mi son chiesto quale utilità avesse Romano Tenca in Amiga Magazine, e ho dovuto aprire AmiWorld per trovare una risposta! Specialmente quando non si possono pagare i collaboratori, è vitale poter contare su un ottimo direttore. Quali carattestistiche e quali abilità credi debba avere l'omino misterioso che tira le file della rivista?
Yure: Senza dubbio una grande passione, sconfinata, per Amiga. La disponibilità a sacrificarsi per un lavoro nel 90% dei casi sottopagato, unita ad una gran voglia di far bene le cose. Il disfattista che dice ''Amiga lo uso così, tanto per divertirmi mentre il PC fa il backup'', il negativo che dice ''L'Amiga non ha più mercato, ma tanto continuo ad usarlo'' non è una persona adatta secondo me. E poi ci vuole molta disponibilità nei confronti dei lettori, e una briciola di pazzia.

Petty: Mi dicevi di possedere una PowerUP. Dato il supporto al PPC non entusiasmante, hai mai rimpianto di aver speso quei soldi?
Yure: Giammai. Sono davvero soddisfatto di come si comporta il mio Amiga con l'accoppiata PowerUp+BVision. E poi non è vero che il software non manca, forse l'unico lato carente è quello dei giochi, ma non me ne faccio un problema. Non credo che potrei fare a meno di software come Candy Factory Pro (estremamente più intuitivo e immediato di qualunque altro programma simile), dei datatype per PPC, degli emulatori (si, mi piacciono i vecchi giochi del SuperNES). Così come non potrei fare più a meno della BVision, che devo dire è uno degli acquisti che mi hanno dato maggiore soddisfazione negli ultimi tempi. Il panorama software per Amiga non è così cattivo come può sembrare. Il problema è solo il costo dell'hardware...

Petty: Non sai come sono felice di sentirlo. Quindi credi che il nuovo computer PPC based della Iwin Corporation possa essere un sistema ancora al passo con i tempi, ottimo per collezionare altri amighisti in settori di nicchia?
Yure: In questi giorni non si fa altro che parlare di questa neonata Iwin Corporation. Non nascondo il mio scetticismo, ma davvero non capisco come si possa pensare di produrre un clone Amiga senza le licenze necessarie. Prevedo, se la Iwin andrà avanti, l'ennesima lotta a colpi di avvocati. Inoltre dopo tanti annunci fatti negli anni da più parti, è lecito uno scetticismo generale. Io voglio vedere le macchine, il silicio, la pubblicità! Solo dopo si potrà commentare il prodotto. Per ora da Iwin ho visto solo messaggi, e nessun fatto, ma aspettiamo e vediamo cosa succede.

Petty: Cosa pensi dell'operato di Amiga INT? Hai letto le impressioni di Fleecy?
Yure: Quella di Fleecy ormai è storia vecchia, il suo licenziamento mi toccò abbastanza, anche perchè è spesso stato il più disponibile con noi giornalisti. Credo che però quando si licenzia qualcuno ci debbano essere motivazioni serie, licenziare una persona valida è come prendersi a schiaffi da soli. Sull'operato di AI nulla da dire, mi piacciono molto i prototipi dei case, e stanno seguendo una giusta strategia di alleanze. Anche in questo caso preferisco aspettare di vedere le macchine, ma il fatto che stiano spendendo milioni di dollari mi rassicura!

Petty: Cosa pensi di AmiWorld? Come lo miglioreresti?
Yure: Il sito è molto carino, veloce, il ''direttore'' è un pò megalomane (solo un pò?!? ndPettyCesare), ma lo trovo molto ben fatto. Credo che il servizio più utile sia quello delle news, quindi credo che il servizio potrebbe essere potenziato con aggiornamenti giornalieri. Inoltre ne farei una versione inglese separata da quella italiana, anzichè integrata come lo è ora.

Petty: Sicuramente va un po riordinato. Ah, prima che me lo dimentichi, grazie per aver prediletto l'unica sezione di AmiWorld curata da esterni (le news sono un servizio AGI)! ;) Tra trenta secondi manderemo la pubblicità: hai qualcosa da dire ai lettori?
Yure: Non mollate proprio adesso... resistete!

Petty

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